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I Norn

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Polpettone Magico
view post Posted on 22/10/2015, 22:20




I Norn sono una razza di umanoidi dall’altezza media di 3 metri abitanti delle Shiverpeaks Mountains, dove si sono rifugiati dopo il risveglio del Drago Antico del ghiaccio Jormag. Essi hanno l’aspetto di umani particolarmente massicci (che permette loro di mantenere più calore), ma differiscono da questi per la loro capacità di trasformarsi in una forma mannara legata ad uno Spirit of the Wild.
I Norn infatti hanno una religione di stampo sciamanistico in cui venerano gli spiriti di alcuni animali totem, da loro definiti “Spirits of the Wild”: i quattro principali sono attualmente l’Orso, il Lupo, il Corvo e il Leopardo delle nevi, che rappresentano rispettivamente il più forte, il più coraggioso, il più saggio e il più astuto tra tutti gli animali. I Norn sono molto devoti agli Spiriti: essi guidano i Norn intervenendo sempre per il loro bene nei momenti di maggior bisogno.
Quando Jormag comparve, i Norn cercarono ostinatamente di combatterlo, ma furono persuasi dagli Spiriti a fuggire per sopravvivere. Mentre il lupo, l’orso, il corvo e il leopardo guidarono i Norn verso sud, gli spiriti dell’aquila, del bue, del ghiottone e del gufo si sacrificarono per distrarre Jormag.
I Norn sono sempre collegati agli Spiriti, che li guidano bilanciando la natura diretta e impulsiva dei Norn. Nella società Norn esistono particolari sciamani chiamati Havroun: essi sono così legati a un particolare Spirito da potersi collegare direttamente con lui valicando le Mists. Ogni Norn può diventare un havroun, e ogni Spirito può avere un solo havroun alla volta. Non esistendo da molto tempo havroun dell’aquila, del bue e del ghiottone, la loro situazione è ignota, mentre l’havroun del gufo ha potuto testimoniarne la morte (come si vede nell’ormai abbandonato Owl’s Lodge, a Snowden Drift, in cui si possono leggere gli insegnamenti di tale spirito).
Esistono comunque altri Spiriti minori, come quello del minotauro, del grifone, della lontra, della lepre e del wurm, ma hanno poca o nulla influenza sulla vita dei Norn.

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Non è facile trovare grandi gruppi stanziali di Norn: la loro natura spiccatamente individualista li porta a muoversi di continuo per cercare imprese e trofei di caccia di cui potranno poi vantarsi agli occhi dei loro compagni. Secondo i Norn infatti il rispetto di ogni individuo deriva dalle imprese da esso compiute: per ogni Norn l’obiettivo ultimo è quello di rendersi immortale entrando nelle storie raccontate dagli Skaald (i bardi Norn) e nelle ballate suonate durante i Moots (le feste Norn. Esse non hanno mai un motivo preciso per cui essere organizzate, e lì i Norn bevono, mangiano, combattono o fanno tutte le tre cose insieme. Queste feste danno il nome alla mazza leggendaria, appunto “The Moot”).
Proprio per questa loro natura, i Norn non possiedono un governo e nemmeno un’organizzazione militare. Se una battaglia incombe, sono i singoli individui a dover scegliere se combattere o meno, cercando una gloriosa vittoria o una memorabile morte.
Seppur Hoelbrak possa a prima vista essere definita la capitale dei Norn, con Knut Whitebear come loro re, in verità Hoelbrak è semplicemente lo “stead” (la casa) più grande, contenente al suo interno la “Fang of the Serpent”, ovvero un dente dello stesso Jormag che i Norn riuscirono a strappargli durante la battaglia precedente all’esodo (una tradizione Norn porta ogni giovane guerriero a colpire il dente: se mai qualcuno dovesse riuscire a scalfirlo, si dice che il tempo per i Norn di combattere Jormag sia giunto).

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La Fang of the Serpent


Intorno allo stead centrale di Hoelbrak iniziarono poi a insediarsi svariati gruppi di Norn, generando la “città” dalla struttura disordinata che è ora. Knut è il proprietario dello stead più grande, essendo il diretto discendente del fondatore di Hoealbrak, e spesso si pone come rappresentante dei Norn nei confronti delle altre razze.
I Norn hanno anche un grande rispetto verso gli antenati: uno degli eroi più venerati dai Norn è di sicuro Jora. Essa subì insieme a suo fratello Svanir le tentazioni di Jormag incontrando un suo campione, Drakkar. Mentre lei perse la capacità di trasformarsi, suo fratello cedette alla tentazione del potere immenso, trasformandosi in un mostro. Jora sconfisse suo fratello, ottenendo l’immortale rispetto dei suoi simili, ma le parole di Svanir continuano a vivere nei Norn in cerca di facile potere, che si riuniscono sotto il nome di “Sons of Svanir”, venerando lo spirito del drago, lo spirito a detta loro più potente (anche se lo spirito del drago inteso come Spirit of the Wild non esista, essendo Jormag).
Bisogna comunque ricordare che i Norn non sono apertamente ostili ai Sons of Svanir intesi come gruppo, tanto che spesso ci convivono fianco a fianco (come ad Hoelbrak). Essi sono ostili nei confronti dei singoli individui che diventano violenti, generando danni alla comunità. I Sons of Svanir sono l’unica organizzazione in Tyria ad essere estremamente maschilista.

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Un altare dedicato a Jora. Essa viene tanto rispettata dai Norn, quanto disprezzata dai Sons of Svanir.

 
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