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Lion's Arch

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Polpettone Magico
view post Posted on 28/10/2015, 13:05




La città di Lion’s Arch (o Arco del Leone) venne fondata in tempi remotissimi per essere la dimora della casata reale di Kryta, ospitando ai tempi il palazzo di re Doric e della sua linea di sangue.
Durante l’ascesa al potere di Saul d’Alessio [per maggiori info consultare la sezione "Umani"] Arco del Leone cadde sotto il controllo dei Mantelli Bianchi, per poi essere sommersa del gigantesco tsunami del 1219 che derivò dal risveglio di Zhaitan e il sollevamento del continente perduto di Orr.
Da lì in poi, la storia della città si lega con quella di un personaggio leggendario: Cobiah Marriner.
Cobiah nacque nel 1203 AE nel quartiere più povero di Arco del Leone. Abbandonato dal padre a età giovanissima, rimase solo con la madre alcolizzata e la sua giovane sorella. Essendo l’unico in grado di sostenere la famiglia, passò l’infanzia a lavorare, fin quando sua sorella non morì in un incidente nel porto.
Cobiah a quel punto abbandonò ogni legame con la città entrando nella ciurma della Indomitable, una gigantesca nave di linea (armata comunque come un’ammiraglia), orgoglio dell’allora re di Kryta Baede.
Essa aveva il compito di commerciare cotone in cambio della pregiata seta Canthana.
Il suo percorso doveva per forza passare attraverso il fitto arcipelago formato dalle cime del continente sommerso di Orr, in quel periodo infestate dai pirati. Essa era comunque pronta a difendersi da qualsiasi attacco, proprio grazie al suo immenso armamento.
Durante uno dei suoi viaggi, vicino alle “dita” di Malchor’s Leap (ancora visibili nel punto più a nord della mappa) la nave venne però attaccata dalla Maw, un leviatano non morto servo di Zhaitan.
La Indomitable lottò a lungo contro la bestia, ma fu tutto inutile quando proprio durante il combattimento avvenne il grande tsunami, che inabissò del tutto la nave.
Solo Cobiah sopravvisse al disastro, e venne salvato da una nave di passaggio: una corazzata a vapore dei charr, la Havoc. Cobiah lì fece la conoscenza del charr ingegnere Skyox Steamshroud e di Macha, una asura mesmer salita come clandestina, che saranno poi membri fondamentali della sua futura ciurma.
Si mise poi d’accordo col comandante della nave di essere portato fino ad Arco del Leone, dove avrebbe agito da intermediario per un approdo sicuro.
Arrivati ad Arco del Leone però, la trovarono devastata e quasi del tutto sommersa.
In città vennero avvistati da una nave della flotta reale, la Disenmaedel, che l’attaccò considerandola erroneamente colpevole della devastazione. Durante la battaglia quando il comandante della Havoc perse la vita, Cobiah minacciò di far esplodere il motore della nave pur di fermare quell’inutile bagno di sangue.
Risolto il malinteso, i charr e gli umani collaborarono per trovare e salvare i cittadini sopravvissuti al disastro.
Negli anni successivi Cobiah fece del suo nome una leggenda della pirateria, rubando oro dalle navi del re Baede e combattendo i vascelli nonmorti di Orr, al comando della Pride: una pinaccia modificata sia con tecnologia asura di Macha, che con tecnologia charr di Skyox, rendendola unica nel suo genere.
Nel frattempo sulle rovine di Arco del Leone si formarono svariate comunità piratesche, che divennero sempre più grandi man mano che l’acqua si ritirava.
Con i soldi accumulati dalle sue avventure, Cobiah unificò tutti i pirati del golfo fondando così la prima città libera di Tyria, aperta a qualunque razza.
Con il crescere dei commerci (sia legali che non), i mercanti più benestanti iniziarono a investire il loro denaro nelle infrastrutture cittadine: ovviamente però, volevano che questo portasse loro anche benefici economici sotto forma di potere e influenza.
Venne così fondato come organo politico cittadino il Captain’s Council: in questo concilio potevano prendere parte solo capitani di navi che avevano dato un beneficio alla città, o nel caso di loro assenza il vicecapitano.
Il Commodoro, ovvero Cobiah stesso, era invece una figura a parte: un primus inter pares, seppur non potesse andare contro il Concilio e non potesse decidere senza il suo supporto, il suo voto valeva più di qualsiasi altro membro ed era comunque la più alta autorità cittadina.
Il Commodoro manteneva sempre informato l’Ordine dei Sussurri delle azioni del Concilio, ricevendo in cambio informazioni riguardo ladri, intrighi o qualunque pericolo.

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Con la morte del re Baede nel 1256 AE, il suo successore il principe Edair salì al trono e per mettere a tacere ogni possibile opposizione della nobità Krytiana scelse di dimostrare il suo valore con un’azione di forza contro Arco del Leone, in modo da riportarla di nuovo sotto l’influenza di Kryta.
Venne mandato un dispaccio a bordo della nave Nomad II, in cui ogni capitano umano del Concilio sarebbe stato pagato cento monete d’oro per aver ricostruito le terre del re e avrebbe ottenuto un titolo nobiliare. Tutto se avesse giurato fedeltà al regno e lasciato Arco del Leone.
Ai capitani non umani venne invece imposto di lasciare la città immediatamente.
A rappresentare il re fu mandata la ex moglie di Cobiah, Isaye Marriner: seppur i tentativi di quest’ultima di ammorbidire il dispaccio contro i non umani, Cobiah costrinse i rappresentanti ad abbandonare la città.
In vista di una guerra i cittadini di Arco del Leone vennero evacuati, andando a piedi ad Hoelbrak: Edair aveva infatti già trattato con l’Arcane Coucil di Rata Sum, che chiuse tutti i portali ad Arco del Leone.
Il principe, consapevole di avere una potenza navale inferiore, pagò dei mercenari per far incendiare i moli della città e creò un blocco navale davanti all’imbocco del porto per portare la città alla fame. A quel punto i Seraph da terra avrebbero dato il colpo finale.
Isaye informò Cobiah che il principe tramava un ricatto: passato il blocco navale con la Pride, Cobiah scoprirà sull’ammiraglia che Edair stava usando sua moglie, poiché teneva prigioniero loro figlio Dane.
Avendo Cobiah tra le mani, il principe lo fece rinchiudere dandogli un ultimatum di otto ore.
Successivamente Livia, comandante delle Shining Blade (e personaggio chiave del primo Guild Wars) lo liberò, sotto ordine del defunto re Baede che decise su punto di morte che l’indipendenza e la multirazzialità di Arco del Leone dovessero essere preservate.
E’ a quel punto che la flotta di Zhaitan fece la sua comparsa all’orizzonte, guidata da una Indomitable ormai corrotta, per attaccare la città.
La battaglia, ricordata in seguito come “Great Krytan Blockade”, divenne su tre fronti: le navi reali Krytiane, i pirati della città e le navi risen di Zhaitan, tutti combattevano tutti.
La battaglia per i pirati stava volgendo al peggio, tanto più quando la Maw fece la sua comparsa: Cobiah, a bordo della Nomad II riuscì a convincere Edair a fermare l’assedio in modo da combattere uniti contro i nonmorti, e cercò di condurre la Indomitable a portata dei giganteschi cannoni di Claw Island.
Le sorti della battaglia si ribaltarono quando Cobiah riuscì a uccidere il capitano della Indomitable mandando la flotta nonmorta in rotta, e quando Macha dopo aver illuso tutta la ciurma a salire su un’altra nave usò la Pride in un attacco suicida che uccise la Maw.
Ancora adesso Macha viene ricordata con il porto di Arco del Leone, “Macha’s Landing”.
Da quella battaglia Cobiah Marriner si ricongiunse con sua moglie e suo figlio, la sua storia tramandata da placche sparse in giro per la città, mentre il principe riconobbe la piena indipendenza di Arco del Leone.

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Attualmente Arco del Leone continua sempre ad essere una città stato indipendente, governata da un Captain’s Council di otto membri e dall’attuale Commodoro Lawson Marriner, discendente di Cobiah Marriner.
La città viene inoltre difesa dalle truppe delle Lionguards, che se alla loro fondazione erano un gruppo di scapestrati guidati da un ubriacone (l’unico che si offrì di prendere tale responsabilità) sono ora una delle maggiori forze di Tyria, che si adoperano nella difesa di tutte le rotte commerciali della città. Il loro comandante è il capitano norn Magnus Irondawn, membro ovviamente del Captain’s Council.
Magnus è anche il padre adottivo di Ellen Kiel: questa intraprendente ragazza da piccola sopravvisse ad un naufragio solo grazie all’aiuto di Magnus, che decise di adottarla.
Crescendo, decise di seguire le orme del padre aiutandolo nell’attività militare con le Lionguards: durante la prima stagione della living world, avrà un ruolo chiave nelle indagini su Southsun Cove e sulla guerra di Scarlet Briar.
Altro personaggio chiave dell’attuale Arco del Leone è Evon Gnashblade, il charr a capo della Black Lion Trading Company. Egli era in gioventù un charr della Ash Legion, membro della warband “Gnash”.
Durante una missione, il Legionnaire della warband decise di creare una finta compagnia mercantile, la Black Lion Trading Company appunto, in modo da estorcere informazioni alla popolazione.
Evon però trovò il piano decisamente discutibile, poiché riteneva che sarebbe stato infruttuoso cercare di ottenere informazioni dai pirati della città: la discussione sfociò in un vero e proprio duello in cui Evon finì per uccidere il proprio Legionnaire.
Il giorno dopo Evon abbandonò la Legione, fondando (questa volta per davvero) la Black Lion Trading Company (il cui nome non deriva dalla figura di Evon, che è sì un charr dal pelo molto scuro, ma dal fatto che essa doveva, secondo la copertura della finta compagnia, commerciare tra Lion’s Arch e Blacktide Den, un porto corsaro di Istan).

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The Vault, l'attuale quartier generale della Black Lion Trading Company


Un’altra organizzazione mercantile è il Consortium: nata come una compagnia commerciale Asura, ha iniziato recentemente ad ottenere sempre più potere tanto da essere stata la principale finanziatrice della nuova Lion’s Arch.
Il suo proposito è quello di creare attrazioni turistiche, prima cercando di colonizzare Southsun Cove e poi con il finanziamento del progetto Fractals di Dessa.
Il Consortium quindi non è un’organizzazione cattiva, ma nemmeno buona: è capitalista. Il suo unico intento è fare soldi, e spesso questo l’ha portata in situazioni spiacevoli con la legge.
L’esempio principe è con gli eventi di Southsun Cove: dopo aver scoperto nei mari del Sea of Sorrows questo paradiso tropicale, decise di colonizzarlo per costruirci un villaggio vacanze.
L’edilizia sconsiderata del Consortium scatenò l’ira della fauna locale, ovvero i temibili Karka, che oltre ad attaccare i dipendenti dell’organizzazione si spinsero ad attaccare la stessa Lion’s Arch e zone costiere limitrofe seguendo le navi in fuga.
Fu solo grazie all’invenzione di un Asura della compagnia, Levvi, ovvero un’arma in grado di dissolvere facilmente i carapaci dei Karka che Lion’s Arch riuscì a subire il minimo dei danni.

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Il volantino distribuito dal Consortium per pubblicizzare la colonizzazione di Southsun Cove


Nell’anno 1326 AE (due anni e mezzo fa rispetto all’anno corrente) si tenne ad Arco del Leone il Dragon Bash, un festival incentrato sullo sterminio dei Draghi Antichi.
Durante la cerimonia finale però ci fu un attentato contro i membri del Captain’s Council, e uno di loro, Theo Ashford, perse la vita.
Con un posto vacante, si aprì la possibilità per un nuovo capitano di entrare nel concilio, e come più probabile candidato comparve Mai Trin, comandante di una ciurma di pirati del cielo unitasi in gran numero pochissimo tempo prima: gli Aetherblades.
L’Ispettrice Ellen Kiel indagherà sul caso dell’attentato, scoprendo in seguito che furono proprio gli Aetherblades ad assassinare Theo Ashford, in modo da poter far eleggere Mai Trin come membro del Concilio e dare agli Aetherblades un maggior potere politico.
Sgominati i piani degli Aetherblades, si ebbe la candidatura di due capitani: Evon Gnashblade, ed Ellen Kiel, che ottenne il titolo di capitano e quindi l’eleggibilità dopo che Magnus le donò una delle aeronavi catturate agli Aetherblades.
Dopo un referendum dei giocatori durante l’evento “Cutthroat Politics”, Ellen Kiel vinse il posto diventando ufficialmente membro del Captain’s Council come ottavo membro.

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I manifesti elettorali dei due capitani durante gli eventi di Cutthroat Politics


Nel 1327 AE Lion’s Arch venne attaccata dall’esercito di Scarlet Briar da una massiva forza aeronavale.
L’attacco fu spaventosamente distruttivo, e rase al suolo quasi la totalità degli edifici della città.
Per molto tempo la città divenne inagibile, restando un deserto di macerie mentre tutte le attività e i sopravvissuti vennero sfollati nel forte di Vigil Keep o a Stormbluff Isle.
Dopo un lungo lavoro di ricostruzione, la città può ora vantare un nuovo volto tornando ad essere un porto sicuro per qualunque razza.
Imparando dagli errori, la nuova Lion’s Arch è stata costruita molto più fortificata, munita di Aerodromo e di possenti difese anti-aeree.
Il ponte al centro della città è dedicato a Theo Ashford (oltre che essere ispirato al ponte vecchio di Firenze) mentre a White Crane Terrace è stato costruito un memoriale per tutte le vittime dell’assedio di Scarlet (tra cui il vecchio responsabile del faro della città, ora sostituito dalla figlia) e nel cui centro si trova la statua distrutta di Cobiah Marriner.
Al centro del Sanctum Harbor si possono vedere, oltre alle rovine della vecchia Lion’s Arch inabissata dallo tsunami di Orr, anche i resti della nave trivellatrice di Scarlet Briar, la Breachmaker, che usò durante l’assedio per risvegliare il Drago Antico Mordremoth.

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L'attuale Fort Marriner, con i portali per il pvp, il wvw e i frattali, con alle spalle il nuovo aerodromo




Edited by Polpettone Magico - 29/10/2015, 12:28
 
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